Dioniso

Il mito che con i suoi rituali e misteri più di ogni altro ha travolto le antiche civiltà è quello di Dioniso. Il suo culto si diffuse dall'India alla Lybia, dalla Palestina a Creta, dalla Grecia all'Italia, ma anche in Frigia e in Tracia insieme alla coltivazione della vite e alla produzione del vino.
La nascita di Dioniso è piena di mistero perchè se suo padre è certamente Zeus, non si sa con certezza chi sia stata sua madre. La versione più accreditata nell'antichità raccontava che sua madre fosse Semele, la figlia di Cadmo re di Tebe, ma anche la nascita di Dioniso sebbene figlio di una mortale è innaturale, fuori schema, come quella delle divinità più potenti dell'Olimpo.

Sebastiano Ricci. Zeus e Semele 1705 – Galleria degli Uffizi, Firenze IT

Sebastiano Ricci. Zeus e Semele 1705 – Galleria degli Uffizi, Firenze IT

Nelle plurime versioni del mito dove, se il padre di Dioniso è sempre Zeus, ci sono tre alternative diverse sulla madre che il poeta Nonnus di Panopoli, poeta greco del V secolo a.C. collegava ad appellativi diversi che venivano dati al dio: a) Dioniso Zagreo, figlio di Persefone; b) Dioniso Bromios, figlio di Semele; c) Dioniso Iacchus, figlio di Demetra.
La storia mitica più diffusa vuole che Zeus, dopo aver conquistato l'amore di Semele, la figlia di Cadmo e Armonia, continuasse a frequentarla senza mai rivelare la sua identità per non risvegliare la gelosia di Hera; accadde che Semele attendesse un figlio e giungesse così al sesto mese di gravidanza. Questa è la storia del concepimento come conseguenza di una "normale" unione dato che secondo lo Pseudo Apollodoro fu in sembianze di uomo che Zeus si presentò a Semele, dalla loro unione sarebbe nato Dioniso Bromios, appellativo che deriva dal termine βόόμος il cui signficato "fragore" rimanda al rumore dei tuoni nel cielo mentre nasceva da sua madre Semele colpita da un fulmine.
Nella versione più oscura del mito il concepimento di Dioniso coinvolge anche il re del mondo sotterraneo Ade. Questa storia racconta che Dioniso era figlio di Persefone, regina dell'oltretomba e divinità ctonia, che lo aveva concepito con suo padre: il suo nome era Zagreo ed era destinato a succedere al padre. Questa fu la ragione che, oltre la gelosia, scatenò la rabbia di Hera e la indusse ad ordinare ai Titani di trovare il bambino ed ucciderlo. Essi obbedirono e nonostante le astuzie del piccolo riuscirono a catturarlo. Lo uccisero, lo smembrarono e lo mangiarono; Apollo trovò parti del suo corpo sparse e le seppellì sul Monte Parnaso, mentre Athena trovò il cuore ancora palpitante del bambino e lo portò a Zeus. Il re degli dei lo mangiò e subito dopo si unì a Semele che rimase incinta di Dioniso. Gli incontri tra i due avvenivano sempre con il favore delle tenebre così che Semele non aveva mai visto il suo amante. Quando Hera scoprì il tradimento di Zeus per vendicarsi assunse le sembianze di una vecchia vicina che, dopo aver conquistato il favore di Semele, cominciò a suggerire alla fanciulla di chiedere al suo amante di palesarsi nella sua vera forma altrimenti poteva scoprire di aspettare un figlio da un mostro. Tanto insistette Semele che alla fine Zeus si mostrò in tutta la sua potenza scendendo dal cielo tra tuoni e fulmini; la visione sbalordì a tal punto Semele che ne morì e poichè il bambino non nato sarebbe morto, Zeus lo trasse dal corpo della sua amante e chiamò Hermes affinchè lo cucisse nella sua coscia per terminare lì la sua gestazione; il bimbo vi rimase per altri tre mesi e poi nacque una seconda volta.

Bassorilievo, Dioniso nasce dalla coscia di Zeus ed è raccolto da Hermes - Roma, Musei Vaticani

Bassorilievo, Dioniso nasce dalla coscia di Zeus ed è raccolto da Hermes - Roma, Musei Vaticani

All'evento erano presenti tutti gli dei ed appena dalla coscia apparve il bambino, che aveva le corna e riccioli di serpente, fu la nutrice Eileithyia a prenderlo tra le braccia e dopo averlo lavato lo diede ad Hermes che a sua volta lo affidò secondo alcuni alle ninfe, secondo altri a Sileno che doveva occuparsi della sua educazione.
Secondo il Pseudo-Omero, autore dell'Inno Omerico 26, Hermes affidò il piccolo Dioniso a delle ninfe che abitavano al riparo di un bosco su un monte che secondo alcuni era il Monte Nysa che ebbe il suo nome proprio dal nome di una delle tre ninfe. Dove si trovasse il Monte Nysa rimane ancora oggi un mistero, i mitografi hanno citato luoghi diversi e spesso distanti tra loro dall'isola di Nasso alla Beozia, dalla Frigia all' India, dalla Lybia all'Etiopa ma nessuna sembra più giusta delle altre ed il mistero del luogo dove Dioniso trascorse la sua infanzia rimane tale.

Jacques Froncois Cortain. Hermes consegna Dioniso alla ninfa Nysa e alle sue sorelle, 1750 ca – Museè des  Beaux Arts di Arras Fr

Jacques Froncois Cortain. Hermes consegna Dioniso alla ninfa Nysa e alle sue sorelle, 1750 ca – Museè des Beaux Arts di Arras Fr

Secondo un'altra versione del mito, ripresa da Ovidio nelle Metamorfosi, Hermes prelevò il piccolo Dioniso e lo consegnò alle braccia amorevoli di Ino, sorella di Semele che, dopo aver sposato Atamante figlio del dio Eolo e re dei Beoti, aveva da poco dato alla luce un figlio, Melicerte e poteva curarsi del piccolo in quanto ... i suoi seni lasciavano stillare la rugiada del loro latte che la opprimevano.. Hermes ordinò a Ino e Atamante Che il neonato sia custodito in una dimora oscura, che egli sfugga, nel fondo di questo luogo, il giorno dagli sguardi di Fetonte, la notte da quelli di Selene e di crescerlo come una femmina per nasconderlo ad Hera. Ma alla grande dea dagli occhi taurini non si poteva nascondere qualcosa a lungo; sebbene nascosto in una grotta da un'ancella di Ino, Dioniso venne scoperto da Hera ma prima che la sua furia riuscisse ad organizzare una vendetta, Hermes tornò a prelevare Dioniso per affidarlo alle creature dei boschi.

Sileno con in braccia il piccolo Dioniso, opera attribuita a Lisippo IV sec. a.C. - Museo del Louvre, Parigi Fr

Sileno con in braccia il piccolo Dioniso, opera attribuita a Lisippo IV sec. a.C. - Museo del Louvre, Parigi Fr

L'educazione del giovane figlio di Zeus avvenne tra i boschi dove ebbe, oltre gli insegnamenti di Sileno, come compagni di giochi satiri e ninfe almeno fino a quando Hera diede ordine ai Titani di rapire Dioniso che era difficile prendere perchè aveva la capacità di mutare forma ed apparire anche come gli animali più diversi; ma nonostante egli cercasse di sfuggire i suoi inseguitori trasformandosi continuamente, alla fine i Titani catturarono il giovane e lo fecero a pezzi. La terra venne intrisa del sangue del bambino e li spuntò un albero di melograno con i suoi chicchi rosssi mentre i Titani bollivano i resti del corpo in un calderone. (continua)

Prima parte: rev.0 by M.L. ©ALL RIGHTS RESERVED (Ed 1.0 - 10/12/2024)